Invoco il sapere variegato dei saggi per un'opinione, alla fine è la solita chiacchierata del più e del meno...
Antefatto:
Sono iscritto ad un gruppo che spesso invia offerte promozionali e codici sconto per Amazon e altro, alcuni dei quali molto vantaggiosi, capita alcune volte arrivino addirittura codici che portano il prezzo di un prodotto a 0€.
E questo è il caso di specie:
L'altra sera arriva un codice promo per Amazon che porta un auricolare Bluetooth a costare 0€, da un venditore di terza parte, con spedizione da parte di Amazon. Per cui non avendo nulla da perdere, ho provato. Codice valido, ordine evaso.
La mattina dopo arriva la classica mail in cui l'ordine viene annullato dal venditore, adducendo come motivazione un errato prezzo di vendita promozionale. Ok, ci può stare, 0€ può essere un errore grossolano, e io ho voluto fare "l'italiano" e provarci. E' andata male, nulla da eccepire.
Ma attenzione! Se a me ed altri l'ordine è stato annullato, ad alcuni altri di mia personale conoscenza, l'ordine è stato spedito regolarmente, due persone lo hanno già ricevuto, una delle due ha persino ordinato 2 pezzi.
Allora che vuole dire? Che il venditore ha fatto il furbetto, ha lanciato l'amo e quando poi ha notato un eccessivo passa parola ha annullato unilateralmente una parte degli ordini? Così non mi sta bene, non c'è più l'errore in buona fede, ma la malizia quanto meno.
Tutto questo fermo restando che per le vendite online queste rescissioni unilaterali pare siano assolutamente legali, mentre se in un negozio fisico venisse esposto un prezzo, anche platealmente errato, tipo 1€ per una Ferrari, il venditore sarebbe tenuto per legge a praticare il prezzo esposto al cliente che ne facesse espressamente richiesta... o almeno una volta era così, adesso non saprei.
Che dite? Così per fare un po le comari.