Ste ha scritto: gesù cristo!
e se chiudesse feisbuk per protesta??? il governo cadrebbe in un quarto d'ora!
Quanto è VERA e quanto è TRISTE questa affermazione di Sté!
Ste ha scritto: gesù cristo!
e se chiudesse feisbuk per protesta??? il governo cadrebbe in un quarto d'ora!
Robbi ha scritto: L'italia è famosa nel mondo per:
1) la pizza
2) gli spaghetti
3) la mafia
.. e ora anche per...
RNicoletto ha scritto: Carlo Giovanardi ma comunque lo ritenevo in grado di intendere e volere.
doomboy ha scritto: Tra governicchio e opposizionicchia, non so in cosa stiamo messi peggio.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/11/giovani-democratici-vecchie-abitudini/164035/
Giovani democratici, vecchie abitudini
Dopo la riunione dei Trenta/Quarantenni del Pd a Pesaro, qualche parlamentare aveva temuto davvero la “rottamazione”. La paura che un’onda d’urto generazionale fosse pronta a spazzarli via aveva impaurito più d’uno dei loro mentori. Al rientro in Parlamento non si parlava d’altro che di quell’assemblea semi-carbonara voluta dal presidente della provincia di Pesaro, Matteo Ricci. Orfani del sindaco di firenze, Matteo Renzi – che sarebbe stato costretto a “rientrare nel gruppo” se la forza centripeta fosse stata invincibile – quel giorno c’erano proprio tutti: da Zingaretti alla Serracchiani, da Civati a Orfini. E l’unione, neanche a dirlo, potrebbe dare la forza per compiere il tanto atteso “parricidio”.
Ma non c’è da sottovalutare di chi sono figli, i giovani democratici. Perché all’epoca della Bolognina c’erano i discepoli del Pci: i Veltroni, i D’Alema, i Mussi sapevano benissimo quanto fosse importante stare uniti per prendere il potere. Ci sarebbe stato tutto il tempo, dopo, per battaglie congressuali, scissioni e scaramucce. Invece i giovani democratici, che nella loro adolescenza hanno visto solo lotte fratricide, hanno deciso di disperdere la loro pur limitata capacità dirompente, ma sufficiente a deflagrare un partito già in pezzi, dividendosi in correnti piene di distinguo alla prima occasione. E per renderlo chiaro a tutti, nei prossimi dieci giorni si riuniranno per lanciare le loro “idee rivoluzionarie” in tre città differenti: i “neodem” di estrazione dalemiana, guidati da Andrea Orlando e Nicola Zingaretti, domenica 16 saranno a L’Aquila. Pippo Civati e Debora Serracchiani hanno organizzato un evento in piazza Maggiore a Bologna per sabato 22. Mentre Matteo “Frusciante” Renzi ha convocato la Leopolda 2, a Firenze, nel weekend successivo.
Per chi si era illuso, dopo Pesaro, che qualcuno avesse capito la gravità della situazione e fosse pronto a ripartire, rinsaldando le basi del maggior partito d’opposizione, è l’ennesima grande delusione. I rottamatori, per ora, fanno a pezzi solo sé stessi.
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