MondoWin.com

Ultima notizia di Isis: hanno bruciato un ostaggio. Il Re di Giordania risponde impiccandone uno di loro.

Finchè sti musulmani si ammazzano tra di loro è cosa buona e giusta. Mi frega cazzi pure del giapponese.

Ma possono avvicinarsi a noi?

Speriamo che te se pijano

Ste ha scritto: Ultima notizia di Isis: hanno bruciato un ostaggio. Il Re di Giordania risponde impiccandone uno di loro.

Finchè sti musulmani si ammazzano tra di loro è cosa buona e giusta. Mi frega cazzi pure del giapponese.

Ma possono avvicinarsi a noi?

Beh in Francia mi pare che un pò di casino lo abbiano fatto no? Certo che possono, quello che noi dobbiano fare è non avere paura, cambiare le nostre abitudini o cazzate del genere, se lo facciamo ritorniamo nel medioevo e manco il nostro... il loro.

morissero

Non ho mai guardato i video dell'ISIS, ma giusto qualche giorno fa un amico mi ha svelato un aspetto della loro brutalità che non conoscevo.
Quelli dell'ISIS giustiziano gli ostaggi tramite decapitazione. Io pensavo che per farlo utilizzassero un'ascia o un grosso machete in modo da staccare la testa in un colpo solo o comunque quel tanto che basta per spezzare la colonna vertebrale, uccidendo all'istante.
Invece no.
Non usano un'ascia o una grossa lama.
Usano una sega.
Una di quelle che si usano per tagliare la legna.
Loro non tagliano teste, loro segano colli.
Solo che così facendo l'esecuzione si complica.
La vittima non sta ferma. Si contorce ed urla per il dolore. Inoltre il boia viene inondato di schizzi di sangue a causa del movimento del collo della vittima e della sega.

Gli Egizi di 3000 anni fa erano probabilmente più civili di questi animali.

P.S. Tra il "trattamento ISIS" ed il "trattamento Guantanamo" made in USA non saprei quale scegliere.

Renzo non sia mai che sembri un'apologia, quello che sto per dire: E' una barbarie, ma è in risposta ad altrettanta barbarie.

In tutto 'sto giro non ci sono vittime, solo colpevoli.

RNicoletto ha scritto: Non ho mai guardato i video dell'ISIS, ma giusto qualche giorno fa un amico mi ha svelato un aspetto della loro brutalità che non conoscevo.
Quelli dell'ISIS giustiziano gli ostaggi tramite decapitazione. Io pensavo che per farlo utilizzassero un'ascia o un grosso machete in modo da staccare la testa in un colpo solo o comunque quel tanto che basta per spezzare la colonna vertebrale, uccidendo all'istante.
Invece no.
Non usano un'ascia o una grossa lama.
Usano una sega.
Una di quelle che si usano per tagliare la legna.
Loro non tagliano teste, loro segano colli.
Solo che così facendo l'esecuzione si complica.
La vittima non sta ferma. Si contorce ed urla per il dolore. Inoltre il boia viene inondato di schizzi di sangue a causa del movimento del collo della vittima e della sega.

Gli Egizi di 3000 anni fa erano probabilmente più civili di questi animali.

P.S. Tra il "trattamento ISIS" ed il "trattamento Guantanamo" made in USA non saprei quale scegliere.

ho visto un video di una decapitazione, mandato da un amico col quale di solito ci scambiamo video di cazzate. fino (quasi) alle fine immaginavo sarebbe successo qualcosa di divertente e invece no: era proprio vero.
Sto tizio incappucciato in ginocchio, uno mascherato con un grosso coltello in mano e un paio intorno a lanciare proclami. Quando quelli intorno finiscono di raccontare le loro cose, quello col coltello inizia a segare il collo al tizio in ginocchio. dopo 2 o 3 segate inizia a menare colpi fino a che stacca tutto. Poi raccoglie la testa caduta e la appoggia dove era prima. non e' stato bello.
un po' di sangue in giro ma non tantissimo, in realta'.
La mia idea e' che, segando prima il collo, si fermi il cuore in modo che, quando si vanno a recidere le arterie, non ci sia piu' pressione e vada in giro meno sangue. magari e' una cazzata: non sono un medico, ma e' ricordo che e' stato il mio pensiero quando ho visto

doomboy ha scritto:In tutto 'sto giro non ci sono vittime, solo colpevoli.

IMHO ci sono un sacco di vittime ed un sacco di colpevoli.

Comunque si, la favola che ci raccontano i media occidentali dove da una parte di sono "i buoni" e dall'altra "i cattivi" ha stufato.

doomboy ha scritto: Renzo non sia mai che sembri un'apologia, quello che sto per dire: E' una barbarie, ma è in risposta ad altrettanta barbarie.

In tutto 'sto giro non ci sono vittime, solo colpevoli.

Credo di avere capito bene ti riferisci al fatto che a guantanamo ancorchè facciano delle gran porcherie stiamo parlando solo ed unicamente di colpevoli
mentre quelli dell'Isis tagliano teste anche a gente che sta lì a lavorare e che non è certo colpevole di nulla

Di Abdallah non mi è mai fregato un cazzo, solo noto che come moglie ha una gran fica, ma da ieri mi sta "leggermente simpatico", visto la risposta che ha dato a quelli dell'Isis.
La vecchia legge del taglione ha sempre il suo perchè!

Robbi ha scritto:

Credo di avere capito bene ti riferisci al fatto che a guantanamo ancorchè facciano delle gran porcherie stiamo parlando solo ed unicamente di colpevoli
mentre quelli dell'Isis tagliano teste anche a gente che sta lì a lavorare e che non è certo colpevole di nulla

No, il problema non è solo Guantanamo. L'occidente ha mietuto sangue per decenni in oriente, combattendo guerre di interesse, finché c'era interesse, per poi lasciare le macerie.

Se ognuno restasse più spesso a casa propria, forse tutto sarebbe diverso. Che poi quelli dell'ISIS siano animali è evidente. Ma da ateo mi sento di dire che non è giusto che si crei subito il parallelo o l'equazione ISIS = Musulmani o altre cose simili.

Secondo me se andiamo a cercare le barbarie perpetrate nell'ex blocco Jugoslavo, possiamo trovare altri casi simili... le camere a gas naziste non penso fossero più piacevoli e tante tante altre cose. Possiamo pure tornare indietro all'epoca di Vlaz Tzepes che impalava i nemici per il culo... vojo dì, la storia è piena. Oggi fanno terrore questi, ma non sono i primi e non saranno gli ultimi.

ahhh vabbè certo, pensavo ti riferissi al caso specifico.

Ok ci sta ovviamente abbiamo immani responsabilità in tal senso, ma siccome io vivo questa epoca e non ne avrò un altra, onestamente delle colpe dei padri che ricadono sui figli me ne fotte mica tanto; le cose che giustamente citi, sono argomenti per analisi storico/sociologiche, la vita di tutti i giorni è altra cosa, tristemente oggi si ha a che fare anche con questo e da questo mi voglio difendere con tutte le forze che ancora ho; non voglio che la mia società, la mia cultura e il mio modo di vivere possano essere messi in pericolo.

Qui non ci stanno raccontando le cose come stanno, il mondo arabo al di là della religione non è mai stato molto coeso, ma con la fine delle ben note dittature che in qualche modo garantivano degli equilibri anche per noi sta saltando il tappo e certe dinamiche si stanno saldando.

Al di là dei tagliagole si sta facendo strada quello che definiamo il califfato che non è una entità astratta, ma controlla territori, popolazioni, soldi, una rigidissima gerarchia e un progetto. Ecco è questo che dobbiamo combattere, li dobbiamo sconfiggere culturalmente prima che sul piano militare.

Questo diceva 20 anni fa la Fallaci in buona sostanza, ma è stata presa per una mezza deficiente... infatti eccoli alle porte!