Gran Torino
Ieri a casa di amici ho visto "Grand Torino", di e con Clint Eastwood.
Premetto che tendenzialmente non riesco a farmelo stare troppo simpatico, specie nei ruoli da "vecchio duro" degli ultimi anni. Eppure il film in questione è stato davvero bello, coinvolgente e con i giusti cambi di ritmo.
Fondamentalmente è un film drammatico, ma con momenti di umorismo utili a stemperare una tensione che cresce man mano che la trama si sviluppa: Eastwood è Walt Kowalski un ex militare di origine polacca, reduce dalla guerra in Corea, che dopo una vita da operaio in una fabbrica Ford vive la sua vecchiaia da fervente e patriottico americano. Nel suo giardino sventola la bandiera USA ed è anche razzista nei confronti della comunità cinese che ormai ha colonizzato il suo quartiere. La storia inizia quando Kowalski diventa vedovo e da buon burbero vorrebbe solo vivere il resto della vecchiaia in santa pace, sopratutto lontano dai figli e dai nipoti, dei quali non accetta alcuni atteggiamenti.
Una serie di eventi però lo faranno reagire ad un tormento che si porta dentro da anni...
Buona visione, lo consiglio vivamente a chi non lo avesse ancora visto