Critica l'azienda su Facebook: Licenziata.
Inviato: 21 mag 2009, 9:56
Ancora una volta Facebook miete una vittima, sia chiaro non è colpa del social network, ma dell'uso stupido e scorretto che ne fanno gli utenti. E lo dice uno che Facebook lo odia
Licenziata per aver creato su Facebook un gruppo di discussione molto critico nei confronti dell'azienda. E' successo a una 36enne di Milano. Quando i vertici dell'azienda hanno scoperto l'iniziativa della dipendente sul social network "sono stata costretta ad andarmene". La multinazionale, attiva nella produzione di forni industriali, ha replicato: "Ha deciso lei di lasciare". "Per una leggerezza ho buttato la vita", ha ammesso la donna.
La notizia è riportata nell'edizione milanese del Corriere della Sera. Alla 36enne attiva su Facebook anche con altre iniziative di solidarietà è costata cara la leggerezza di creare un gruppo per mettere in contatto i vari dipendenti della multinazionale, che in Italia ha sedi nel capoluogo lombardardo, a Udine e Genova. Ma l'approcio sarcastico nei confronti dei "poveri sfigati che lavorano tutti i giorni solo per trovarsi in ditta tra amici" non è piaciuto ai suoi capi.
"L'ho creato per sentirmi simpatica e fare amicizia con i colleghi che lavorano nelle altre città", si è giustificata la 36enne che però adesso si rammarica per l'iniziativa: "Non voleva essere offensivo, eppure mi è crollato il mondo addosso: in dieci minuti ho visto finire la mia carriera. E per cosa? Per Facebook": Adesso è amareggiata: "E' stato un fallimento, mi ritrovo a 36 anni senza lavoro, con la consapevolezza che per una leggerezza ho buttato la vita. Lo dico perché altri non commettano i miei errori".
Fonte: TgCom
Licenziata per aver creato su Facebook un gruppo di discussione molto critico nei confronti dell'azienda. E' successo a una 36enne di Milano. Quando i vertici dell'azienda hanno scoperto l'iniziativa della dipendente sul social network "sono stata costretta ad andarmene". La multinazionale, attiva nella produzione di forni industriali, ha replicato: "Ha deciso lei di lasciare". "Per una leggerezza ho buttato la vita", ha ammesso la donna.
La notizia è riportata nell'edizione milanese del Corriere della Sera. Alla 36enne attiva su Facebook anche con altre iniziative di solidarietà è costata cara la leggerezza di creare un gruppo per mettere in contatto i vari dipendenti della multinazionale, che in Italia ha sedi nel capoluogo lombardardo, a Udine e Genova. Ma l'approcio sarcastico nei confronti dei "poveri sfigati che lavorano tutti i giorni solo per trovarsi in ditta tra amici" non è piaciuto ai suoi capi.
"L'ho creato per sentirmi simpatica e fare amicizia con i colleghi che lavorano nelle altre città", si è giustificata la 36enne che però adesso si rammarica per l'iniziativa: "Non voleva essere offensivo, eppure mi è crollato il mondo addosso: in dieci minuti ho visto finire la mia carriera. E per cosa? Per Facebook": Adesso è amareggiata: "E' stato un fallimento, mi ritrovo a 36 anni senza lavoro, con la consapevolezza che per una leggerezza ho buttato la vita. Lo dico perché altri non commettano i miei errori".
Fonte: TgCom