l'educazione e il rispetto

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda zen67 » 1 set 2009, 14:18

Robbi ha scritto:
Eh qui inevitabilmente di rischia l'OT ma è vero, assolutamente vero... dove c'e ignoranza non può esserci riscatto, prova ne sia che invece di preoccuparsi di parlare degli italiani che non arrivano a fine mese, i giornali sono pieni di cazzate su papi pedo e il direttore dell'avvenire che a quanto pare è un recchione :D



robbi secondo te è casuale, da parte della maggior parte dei quotidiani, questa volonta di "deviare" l'attenzione? Ma di chi sono questi giornali?
I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione da parte delle menti mediocri. :suka:
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Robbi » 1 set 2009, 14:38

zen67 ha scritto:[cut..

sicuramente una massa sottoacculturata che cresce a grande fratello, fattoria, canoni e modelli sinceramente deviati è decisamente meglio controllabile di persone che hanno imparato a chiedersi il perchè delle cose........



Basterebbe imparare dalla storia. Altro vizio italico.. dimenticare troppo presto gli accadimenti, le posizioni, la parole spese. E' fuor di metafora.. pare quasi un dominio concettuale, che una popolazione tirata su a grande fratello sia molto meno massa critica rispetto a chi, e mi riferisco in particolare all'Europa continentale, ha accesso alla conoscenza.. a qualsiasi livello, anche il semplice fatto di pretendere un proprio diritto, ma non è sufficiente la sola pretesa, potrebbe anche essere fine a ste stessa.... l'importante E' L'ESERCIZIO DEL DIRITTO!

Non mi risulta che i grandi cambiamenti o i moti rivoluzionari importanti siano partiti direttamente dal basso. Serve una classe dirigente, una idea dominante e ciò è sempre stato appannaggio della borghesia. Sto ancora aspettando qualcuno che abbia una idea per cambiare questo paese

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Robbi » 1 set 2009, 14:42

zen67 ha scritto:

robbi secondo te è casuale, da parte della maggior parte dei quotidiani, questa volonta di "deviare" l'attenzione? Ma di chi sono questi giornali?


Guarda.. mica solo di papi pedo sai?
Ci stanno dentro tutti Repubblica e Corriere compresi, anche se devo ammettere con meno rozzezza di immondizia tipo Libero e similia.

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Robbi » 1 set 2009, 15:06

Sempre a proposito di educazione e rispetto ed in stretta correlazione alla capacità di un popolo di essere massa critica..

Ma dove si è visto mai un Capo del Governo, querelare un direttore di un quotidiano per aver posto delle domande... scomode forse.. eccerto LOL :D ma delle domande! Io credo neanche nella tribù del Bingo Bongo.
Vi risultano palesi sommovimenti? Prese di posizione? Vaffanculo generali? silenzio......


Riflettete su questo :vecio:

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Lionsquid » 1 set 2009, 21:38

miiii quanta roba.... adesso non ho tempo di leggere

a dopo
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Lionsquid » 2 set 2009, 1:15

doomboy ha scritto:Forse io in prima persona non ho mai mancato di rispetto "per partito preso", però negli anni delle superiori l'ho visto fare mille volte, a tanti compagni di scuola. Credo siano in un certo senso i primi, maldestri tentativi di affermare la propria opinione, la propria posizione, anche se in mancanza di argomenti realmente validi. Credo che siano scontri necessari a formare il carattere, anche se si basano su presupposti spesso inconsistenti.

Io per esempio a quell'età ero polemico e non poco, ma piuttosto che contestare preferivo vivere nella mia apatìa, me ne fregava poco di scontrarmi coi professori o con quelli che in classe già si dividevano "politicamente" tra destra e sinistra, senza sapere, nè gli uni nè gli altri, cosa fosse davvero la politica o cosa fossero "destra", "sinistra", "fascismo", "comunismo" ecc. Si assumevano le prime posizioni più per emulare altri che per propria convinzione personale.


è tipico dell'età adolescenziale "uscire" dal bozzolo e cercare di affermare la propria esistenza ... proponendosi come adulto,... ben lungi da esserlo (in senso esteso come l'insieme di cultura e maturità)

doomboy ha scritto:Penso quindi che il punto sotto sotto sia non la strafottenza, quanto la mancanza di formazione che la scuola di oggi e la società di oggi in generale, da ai più giovani.


no, nel mio caso specifico è proprio strafottenza e la convinzione che il sistema perdona tutti... italia = tarallucci e vino, è una equazione consolidata

ma in generale, la mancanza di formazione è un cane che si morde la coda... si parte dall'impoverimento della figura autorevole del docente, a quella dei genitori (senza palle e senza tempo per seguire i figli) e quindi si instaura la convinzione che i genitore non contano un cazzo, i docenti pure e chi non studia è premiato alla stregua di chi studia... quindi perchè impegnarsi?

doomboy ha scritto:Per me poi la scuola non dovrebbe essere solo un luogo dove assimilare nozionismo accademico, bisognerebbe cominciare ad imparare "la vita", specie visto che non c'è più il servizio militare o altre opportunità di crescere. Però capisco anche che non per tutti i docenti l'insegnamento sia una missione, per i più è un mestiere, con tutti i suoi lati ingrati. Ciò porta ad uno scontro inevitabile tra due realtà sempre più distanti tra loro, come lo studente e l'educatore, che non sanno venirsi incontro e non sanno dialogare. Nessuno dei due ascolta mai l'altro, o se lo va a volte il messaggio non arriva dritto al bersaglio.


Le missioni lasciamole ai missionari... è una convinzione errata che il docente debba essere votato a qusta professione... il docente deve essere un professionista, chiamalo anche mestiere, ma se fatto con preparazione e serietà funziona ... se c'è la passione saliamo di un gradino, se poi c'è il talento, allora siamo a livelli di eccellenza


doomboy ha scritto:Le famiglie, dal canto loro, fanno poco e nulla per porsi come punto d'incontro tra i figli e la scuola, anzi... e questo è il suggello definitivo ad uno stato di approssimazione, pressapochismo e superficialità che sono i cardini della triste società moderna.

Io posso dire che nella mia esperienza di studente non ho mai visto i miei genitori cercare di ascoltarmi davvero. Il punto non era domandarmi i perché di un brutto voto o del contrasto con un docente. Per me per esempio c'era un malessere più diffuso e generale, portato prima di tutto dal frequentare un tipo di scuola che io non volevo e che di fatto mi era stata quasi imposta. Con queste premesse non potevo certo impegnarmi con entusiasmo, ma questo i miei genitori non lo hanno mai voluto capire, non si sono domandati quale fosse davvero il problema, si sono sempre posti nella posizione di poter decidere cosa era meglio per me senza ascoltare la mia opinione e sopratutto senza sentire il bisogno di assecondare le mie inclinazioni naturali. Che avessi un atteggiamento quanto meno menefreghista era una conseguenza inevitabile.

Poi ho comunque avuto un atteggiamento sempre educato, questo si, ma capisco bene i malesseri di un adolescente.


torniamo alla condizione di base... la famiglia come punto di partenza del fallimento sulla formazione, ... i ragazzi (sempre in generale e sempre con le dovute eccezzioni) non sono seguiti, non vedono figure autorevoli in casa, .... e quelle delle scuole sono surrogati, distanti ed estranee... e la qualità del docente c'entra fino ad un certo punto... da anni sono nella scuola e ne ho visti di tutte le carature, è normale, ...impensabile è invece pretendere di avere solo eccellenze (per meno di 1600€ per i docenti con 25 anni di anzianità di servizio).. l'eccellenze non si alienano al servizio di una scuola sempre più parcheggio per greggi

come in ogni azienda con decine di lavoratori, ci sono quelli bravi e quelli meno, quelli furbi e quelli meno...

pensate che migliora la qualità della scuola diminuendo le ore settimanali di lezioni da 36 a 32?
migliora la qualità dell'insegnamento se pigiate 35 alunni in aule da 25??
si eleva la qualità dei docenti se li si costringe a fare 22/24 h settimanali di lezione in classe anzichè 18?? (e contate che almeno altre 10/12 vengono spese tra istituto e casa per preparare lezioni, dispense, correzioni, analisi, etcc.
potenziate la scuola con mille progettini curriculari e extracurriculari che sottraggono il già esiguo spazio didattico??

potrei continuare... ma è tardi e domani ho il 2° round....

le risposte degli altri sono sostanzialmente allineate col sentire comune, con l'esperienze passate... e con la fifa della scuola futura per i propri figli...

gli italaini tacciono?? certo.. ormai storditi dagli oppiacei programmi tette e culi, soldi facili e detersivi, enalotti e sogni ridicoli

perchè dovrebbero dire qualcosa quando il 50% della popolazione vorrebbe essere al posto dei potenti di turno, avere quello che si vuole, ovviamente a scapito di qualcunaltro....

non ho abbastanza soldi per spedire mia figlia fuori... e non ho abbastanza palle per lasciare sta merda di paese pieno di merde che campano per fottere il prossimo... ci sono andato vicino... nella prossima vita magari

PS:perdonate qualche strafalcione oTTografico...ma ..mi cala la palpebra :D
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Peru » 2 set 2009, 9:58

Comunque quest'anno con i tagli alla scuola devono esserci andati giù pesanti perchè le proteste sono numerose e ben distribuite su tutto il territorio...

(N) :rolleyes:
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Ste » 2 set 2009, 10:41

vabbe Leo, niente di personale, ma io mi sono rotto a sentire i prof lamentarsi.


che la ministra attuale stia facendo merdate sopra merdate non è in discussione.

ma io fatico a capire, che cosa volete? a me uno stipendio da 1.600 euro (leggasi 3 milioni di lire al mese) non mi sembra da fame, e questo senza considerare i giorni NON lavorativi e senza considerare quelli che ci mettono sopra fino a 1.000 euro al mese (ne conosco una, non la toppa :D ) coi doposcuola.
Gite, libri gratis da parte dei rappresentanti che finiscono ai propri figli (=> risparmio), agevolazioni.

boh!

l'altro giorno discutevano sulle convocazioni e sul fatto che una persona abbia rifiutato l'incarico "normale" (non ricordo il termine esatto") per avere l'incarico come prof di sostegno ai disabili.
Scelta presa perchè "col sostegno non si fa un cazzo".

Adesso, io non c'è l'ho con quella che ha rifiutato la cattedra normale.
Io ce l'ho con questi che partono con la convinzione di base che "col sostegno non si fa un cazzo"!
e perchè? perchè questi non dovrebbero impegnarsi, addirittura ancora con più sacrificio, coi ragazzi disabili? ma cazzo allora facciamo come gli spartani e buttiamoli dentro l'etna quando sono neonati, così risparmiamo.

questa gente adesso sta protestando. ma morissero eh!
perché nonleggere le stesse notizie su un giornale nuovo, se puoi già nonleggerle su quello vecchio?

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Ste » 2 set 2009, 10:43

ma v'immaginate se i contadini che producono il grano si mettessero d'accordo e scendessero in piazza per protestare quando il prezzo del grano scende a 0,10?

un'annata senza grano. mangiate pane di soia. pasta di riso.

cristo ci si scannerebbe per un tozzo di pane
perché nonleggere le stesse notizie su un giornale nuovo, se puoi già nonleggerle su quello vecchio?

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Robbi » 2 set 2009, 10:53

Questo deve succedere.. la guerra per il pane, solo a quel punto qualcosa cambia.
Io per dar da mangiare a me stesso e ai miei figli non ho più amici/vicini/parenti.. ammazzo tutti e NOn sto scherzando

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