Stavolta, dopo le serie TV Alias e Lost, e dopo Mission: Impossible III, ci propone (come autore e non come regista) il nuovo Cloverfield: Film "drammafantascientificomostruoso" in cui viviamo in prima persone le vicende di un gruppo di giovani che fuggono da un enorme mostro alieno armati di telecamera e di tanta, tanta paura. Vincerà il genere umano contro la creatura caduta da chissà dove?
Solito dilemma, solita storia, solita trama. Diverso, in parte, il punto di vista proposto allo spettatore. Ma siccome non siamo negli USA e non viviamo nella paranoia post 11-09, il film sa di già visto, di scontato e monotono. Colpi di scena? Pochi. Trovate originali? Nessuna, o quasi.
Suggestiva la fotografia, carina l'idea di base (già vista in Blair Witch Project), ma si vede che l'amatorialità è costruita. Un applausone all'iride della telecamera amatoriale usata dai protagonisti, che riesce a compensare qualunque cambio di luminosità senza perdere il focus, neanche per una volta, neanche per un secondo.
E complimenti a Nokia, che sponsorizza in maniera piuttosto palese pressochè tutto il film, pieno di cellulari, batterie e cartelloni pubblicitari.
Insomma: Nokia connecting people... with the aliens
Volete andare a vederlo? Fatelo se siete curiosi, ma non aspettatevi nulla di speciale, potreste rimanere delusi.
