Colpo di scena, gli americani dopo averci propinato per un decennio il DCMA (Digital Millenium Copyright Act) sembrano aver cambiato filosofia: Secondo l'apposita commissione americana infatti, fare il cosidetto jailbrake di un dispositivo come iPhone (ma non solo di quello) non può considerarsi illegale, anzi:
"Quando si attua il jailbreak a uno smartphone per rendere il sistema interoperabile con applicazioni terze non approvate dal produttore (del cellulare) o lo sviluppatore (dell'OS), le modifiche che sono fate espressamente per questa interoperabilità sono da considerarsi fair use (utilizzo corretto)", scrive Marybeth Peters del Register of Copyrights.
Mica male come sentenza... ecco il pdf del documento originale: http://bit.ly/9FE3R7