doomboy ha scritto: Robbi però sul bilancio sociale pesa di più l'imprenditore di sani principi che ha la fabbrichetta da 10 operai che stanta a sopravvivere, o la FIAT?
Questo per dire che è verissimo che la feccia è diffusa tra i lavoratori come tra gli imprenditori, però le proporzioni dell'effetto sono squilibrate. Per esempio, se la riforma del lavoro andrà in porto così com'è, secondo me un'azienda come la FIAT sarà d'ora in poi in grado di concentrare la produzione su uno/due trimestri all'anno, facendo lavorare oltre modo gli operai (chiedendo turni straordinari e riducendo gli effettivi) per poi sbandierare la crisi e mettere la forza lavoro in cassa integrazione a nostre spese per gli altri due trimestri.
Così facendo concentrano la produzione per poi spalmare le vendite, abbatteranno di molto i costi, staccheranno le cedolari secche ai manager e lo stato sociale paga i sei mesi di stabilimenti fermi.
Mi pare che proprio non ci siamo. A quel punto erano meno speculativi gli incentivi statali.
E ma mica si può sempre fare l'esempio della Fiat!
La Fiat dal dopoguerra ad oggi ha sempre fatto il cazzo che ha voluto del resto sono arrivati ad avere anche 400.000 dipendenti e chi gli diceva qualcosa?
Ora Marchione è visto come il male assoluto, facciamo chiarezza piaccia o non piaccia. Ha preso un'azienda che stava sull'orlo del fallimento, più che fare produzione ha fatto finanza, ma ha rimesso a posto il conto economico.. certo anche collettivizzando i costi, come sta facendo adesso con la cassa a rotazione fino al 2013... così arriva il miliardino di investimenti L'alternativa?? mandarli tutti a casa o portare fuori la produzione? Se era per Landini ci stava quasi riuscendo
NO! a me interessa altro non la Fiat, mi interessa il 95% degli italiani che NON lavorano per le grandi aziende, ma per chi deve stare sul mercato con i denti
La Fiat è un ricatto sociale che dobbiamo pagare, ma lo sappiamo da 60 anni.
eh