La politica riparte senza Cavaliere

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Re: La politica riparte dalla Terza Repubblica

Messaggioda doomboy » 2 ott 2013, 16:08

Che buffone :lol:
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Re: La politica riparte dalla Terza Repubblica

Messaggioda Robbi » 2 ott 2013, 16:17

Un pagliaccio! :gh:
Una persona mediamente con un microgrammo di sale in zucca e che lo ha votato in questi anni dovrebbe fare una bella e profonda autocritica.
Io sono stato un comunista arciconvinto, non me ne vergogno certo, ma se mi guardo alle spalle riconosco di avere avuto la testa piena di cazzate dogmatiche, di puttanate imparate più agli attivi delle varie riunioni politiche che sui libri di scuola.
Gli ideali poi sono altra roba che non dovrebbero essere mischiati con le stronzate che ci raccontano

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Re: La politica riparte dalla Terza Repubblica

Messaggioda Robbi » 2 ott 2013, 16:52

Un bel gruppettino alla Camera primo firmatario Cicchitto e forse uno al Senato a detta di Formicchione ... :gh:
gli è esploso in mano il partito :lol:

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Re: La politica riparte dalla Terza Repubblica

Messaggioda Robbi » 4 ott 2013, 9:12

Una tragedia si è compiuta per lo più per disperazione e anche stupidità ed è partito il solito refrain tutto italiano
colpa di questo colpa di quello.
Colpa di stocazzo, colpa di gente che scappa perchè muore di fame e di guerra, colpa di un mondo occidentale che ormai non sa più trovare soluzioni, colpa mia e colpa tua, colpa di tutti e di nessuno.
In europa ormai non si contano più le migliaia di persone che arrivano al giorno e chi le ferma?
Sono anni che ormai è in atto un cambiamento della geografia mondiale, ma si continua a far finta che nulla succede.
Si dovrebbe solo avere il coraggio di dire una cosa sola, che a fronte di un sud del mondo che sta morendo di tutto NON CI SONO SOLUZIONI tutte quelle messe in campo hanno fallito.

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Re: La politica riparte dalla Terza Repubblica

Messaggioda Ste » 4 ott 2013, 9:15

quindi? cosa fare?
perché nonleggere le stesse notizie su un giornale nuovo, se puoi già nonleggerle su quello vecchio?

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Re: La politica riparte dalla Terza Repubblica

Messaggioda Robbi » 4 ott 2013, 9:17

Nulla! A meno di non pensare di cannoneggiarli in mare aperto

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Re: La politica riparte dalla Terza Repubblica

Messaggioda Ste » 4 ott 2013, 9:38

Robbi ha scritto: Nulla!


esatto

quindi parliamo perchè non abbiamo un cazzo da fare


eh
perché nonleggere le stesse notizie su un giornale nuovo, se puoi già nonleggerle su quello vecchio?

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Re: La politica riparte dalla Terza Repubblica

Messaggioda Robbi » 4 ott 2013, 9:46

si parla per formarsi anche un'opionione o per integrarla o modificarla...
sai tu oggi non ti gratti più il culo come le scimmie proprio per questo :rolleyes:

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Re: La politica riparte dalla Terza Repubblica

Messaggioda doomboy » 5 ott 2013, 9:37

Ottimo l'intervento di Paola Taverna a cui ho dedicato un thread, però sono convinto che i 5 Stelle in politica possano avere solo il ruolo da Gillo Parlante, non possno governare come loro "pretendono" di aver il diritto di fare. Questo perché malgrado alcune mosche bianche, la maggioranza degli esponenti del Movimento sono un'armata Brancaleone che finirebbe per dare il colpo di grazia al paese.

Il caso di Crimi di ieri è emblematico: A quei livelli, i più alti della politica nazionale, non bastano i buoni propositi. Serve conoscere anche il protocollo, la forma e svariate altre cose. Oltre a questo, che chiaramente è solo un di cui, c'è il problema che alcune delle idee che il M5S porta avanti sono assolutamente irrealizzabili, l'Italia fa parte della Comunità Europea e non si può non tenerne conto. Non si può pensare, per esempio, che uscire dalla moneta unica sia una strada percorribile. Se lo facessimo, ci ritroveremmo subito nel terzo mondo monetario, con una Lira che varrebbe meno delle pizze di fango e visto che viviamo di importazioni, finiremmo nella cacca fino al collo ed il divario tra ricchi e poveri crescerebbe a dismisura. Per esempio, la tanto difesa "rete" che oggi è un bene di largo consumo, subirebbe un contraccolpo quando il prezzo dei computer si trovasse triplicato a causa del basso valore di una nuova Lira...

Infine, trovo che non ci sia libertà vera nel Movimento 5 Stelle. Lo dimostra il fatto che appena un individuo comincia a pensare con la propria testa, il branco lo attacca. Ed il branco è tenuto col guinzaglio corto da Casaleggio, personaggio la cui ambiguità è palese. C'è qualcosa dietro e non mi piace. Non mi fido di quell'uomo come non mi fiderei di un prete pedofilo. Con questo piccolo presupposto, io non mi sento di dare il voto ai 5 Stelle malgrado stimi il loro impegno.

Purtroppo però la tecnica di far tenere ai propri sottopancia un basso profilo serve a controllarli meglio, dietro il manovratore di sicuro opera nell'ombra per fini che sono tutt'altro che condivisi.
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Re: La politica riparte dalla Terza Repubblica

Messaggioda Robbi » 7 ott 2013, 9:34

Pensiero ragionevole il tuo
Anche a me Casaleggio fa cacare e il movimento non si capisce bene cosa sia in grado di fare allo stato attuale, però mi differenzio e sono per dare fiducia a questa gente in quanto ormai a parte la "novità" Renzi il mondo politico tutto è marcio, marcio al midollo non più in grado di produrre alcunchè e quindi dico, non certo senza una percentuale di rischio", che è arrivato il momento di metterli alla prova.
Li vorrei vedere in un governo, necessariamente di coalizione, perchè in Italia nessuno ha i numeri per governare da solo e mai credo li avrà!
Solo in questo modo si "depureranno" da una serie di stronzate puramente ideologiche.

Vediamo l'esempio di Parma: Pizzarotti ha fatto la campagna elettorale su stocazzo di termovalorizzatore, le ha provate tutte,ma alla fine l'impianto si accende. Giusto rompere il cazzo, controllare, fare in modo che le cose vengano fatte nel miglior modo possibile, ma se l'alternativa è quello di sversare la rumenta e bruciarla in mezzo alla strada come è successo a Napoli, meglio trovare una mediazione. Non calza molto il paragone visto che a Napoli la rumenta stava per strada perchè non c'era accordo con la camorra, ma è solo per fare un esempio.
Insomma protestare è un conto governare è altro, ma solo mettendoli nella stanza dei bottoni lo potremo sapere. E mettiamoceli porca eva!

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