Robbi ha scritto: Son 47 pagine da leggere se esiste un sunto sui cardini fondamentali, meglio sarebbe...
Cito da
qui:
Di qui l’offerta del M5s di una proposta di legge che ha queste caratteristiche:
1. ripristina il meccanismo proporzionale, per quanto corretto come diciamo nel punto successivo, così da consentire il diritto di tribuna a tutte le forze politiche, e dunque quel ricambio fra le forze politiche che è totalmente mancato in questo ventennio, causa non ultima della nuova degenerazione del sistema
2. corregge l’impostazione proporzionale attraverso due accorgimenti: circoscrizioni con un limitato numero di seggi (salvo le 3 maggiori) senza collegio unico nazionale per il recupero dei resti ed adozione di un divisore ad intervalli leggermente inferiori all’unità. In questo modo, le forze maggiori ottengono un implicito premio di maggioranza, mentre quelle minori ottengono la rappresentanza nelle tre circoscrizioni maggiori e possono incrementare il proprio bottino di seggi con accordi circoscrizione per circoscrizione.
3. Si reintroduce il voto di preferenza ma, per evitare che un eventuale voto clientelare si rifletta meccanicamente sul voto di lista alterando la distribuzione dei seggi, si prevede il voto disgiunto (o panachage), per cui l’elettore riceve due schede, quella per il voto al partito e quella per il voto di preferenza ed, ovviamente, in questo modo, può votare per una lista diversa da quella cui appartiene il candidato preferito. Questo avrebbe l’effetto di “sterilizzare” in gran parte il voto clientelare
4. C’è poi un’altra novità: nella lista per il voto di partito, l’elettore potrà indicare una “preferenza negativa” cioè indicare un candidato (due nelle circoscrizioni con almeno 15 candidati) che ritiene moralmente e politicamente indegno ed il suo voto comporterà la corrispondente penalizzazione per il candidato censurato, ma comporterebbe anche una penalizzazione per la lista, in quanto ridurrebbe di 1/10 il voto di lista (1/5 se le preferenze negative fossero due). Questo meccanismo dovrebbe arginare il fenomeno degli “impresentabili”, che spesso compaiono nelle liste elettorali, spingendo i partiti a valutare con maggior prudenza le persone da proporre all’elettorato. La penalizzazione sul voto di lista serve anche ad evitare guerre interne fra candidati, perché se uno di essi organizza il boicottaggio di un collega, nello stesso tempo penalizza la lista rischiando di far diminuire i seggi da conquistare (ed in collegi così piccoli possono bastare poche centinaia di voti per perdere un seggio).
Per rispondere a Sté invece:
Ste ha scritto:Quale è invece il tuo parere sulla legge elettorale proposta da M5S?
Il mio parere è che
sono degli stron#i! Fino a ieri non gli passava neppure per l'anticamera del cervello di scendere a patti con la maggioranza, troppo impegnati a tirargli me#da addosso.
Adesso, dopo la malaparata delle Europee, provano una tattica diversa. Ma, appunto, si tratta solo di
tattica politica.
Ste ha scritto:Rispetto all'Italicum è una porcata?
L'Italicum non mi convince del tutto, ma ricordiamoci che Renzi è dovuto scendere a patti con Alfano e Berlusconi, quindi obbiettivamente più di tanto non si può portare a casa. Ci liberiamo del bicameralismo perfetto e dei Senatori, continuiamo a votare partiti anziché persone.
La proposta del M5S non è male anche se:
- avvantaggia i partiti con una forte caratterizzazione territoriale (infatti la Lega ha già detto che la proposta del M5S piace);
- le "preferenze negative" mi sembrano infantili e verrebbero utilizzate dagli elettori per danneggiare gli esponenti più importanti dei partiti avversari anziché per arginare il fenomeno degli “impresentabili”.
Comunque la bontà della proposta M5S è irrilevante: Grillo non è un partner politico affidabile (siamo ai livelli di Berlusconi) e sono i tempi ed i modi stessi con cui questa proposta arriva a renderla irricevibile.