Ste ha scritto: non me ne frega(va) un cazzo, ma quando andavo a scuola, laica, si cantavano cose di gesù
Ste ha scritto: io non manderei giovanni in una scuola dove la mattina non dicono la preghiera.
Ha tutta la vita davanti per scegliere di testa sua se è meglio dire la preghiera o immergere il crapone dentro il fiume come i bramini o andare a spacciare la droga
gergio ha scritto: pensa che anche la Turchia e' uno stato laico, dal 1926...
Ste ha scritto: io non manderei giovanni in una scuola dove la mattina non dicono la preghiera.
Ha tutta la vita davanti per scegliere di testa sua se è meglio dire la preghiera o immergere il crapone dentro il fiume come i bramini o andare a spacciare la droga
doomboy ha scritto:
Ok trovo una contraddizione piuttosto evidente tra le due affermazioni.
Se inizi dall'asilo a dire il Padre Nostro a scuola, secondo quale logica poi sceglierai di testa tua? Ci sarà sempre un fondo di condizionamento culturale, etico e morale, in quello che farai. Se non sempre, nella maggior parte dei casi.
Si vuole mantenere l'ora di "religione" a scuola? Benissimo, si parli delle religioni, non del cattolicesimo e basta. Mettiamoci in testa che l'Europa è multiculturale, se in una scuola ci sono bambini cattolici, ebrei, musulmani, buddisti, atei ecc. tutti assieme, è giusto che tutti abbiano gli stessi diritti. Non c'è nulla di mostruoso nel non mettere il crocefisso nelle classi, così come non sarebbe mostruoso mettere un simbolo religioso per ogni religione rappresentata in classe. Tutti vicini e tutti paritetici.
Per me il crocifisso non fa parte delle radici culturali del paese, serve invece a monito. Serve a dire "ricordati qual'è il Dio giusto". E non sono d'accordo.
My dirty 50 cents.
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