l'educazione e il rispetto

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda doomboy » 2 set 2009, 11:32

Allora, io purtroppo riesco a vedere la cosa solo dal punto di vista dello studente (lo sono stato, a differenza di professore).

Capisco tutta la frustrazione di Leo, ma ancora di più capisco le considerazioni di Ste.

Io nella mia carriera scolastica avrò avuto, che ne so, almeno 30 insegnanti diversi, perché alle superiori in particolare ho cambiato scuola 3 volte per gli spostamenti di mio padre e perché nell'istituto dove ho finito ed ho passato gli ultimi quattro anni di superiori alcuni non erano di ruolo e cambiavano ogni anno.

Io posso dire di aver avuto due tipi di insegnanti: Quelli che facevano la professione con passione ed orgoglio e che meritano, lo dico col senno di poi, tutto il mio rispetto per quello che hanno sempre provato a dare a noi studenti e quelli (mi spiace, la maggioranza) che "leggevano la Gazzetta in classe".

Con questo preambolo capirete perché mi viene difficile comprendere appieno i motivi di certe lamentele. Alla fine la vita è una mediazione, e niente è dovuto a nessuno, mi spiace che tutti paghino l'atteggiamento di alcuni, però una delle mie professoresse che insegnavano per missione, usava dire che "per un peccatore si perde la nave".

Anche io tante volte ho pagato atteggiamenti sbagliati di altri sul lavoro e di sicuro mi succederà ancora. Lavorare nel pubblico non penso sia sufficiente ad esonerare dal problema, anzi purtroppo tante volte è proprio questo il "problema nel problema" e cioè questa forma mentis "ministeriale" che porta molti ad abusare del posto di lavoro, tanto nessuno li controlla.

Io ho fatto un l'istituto tecnico per geometri, sapete quanti docenti usavano l'insegnamento solo per arrotondare? Venivano, scaldavano la sedia, davano il 6 politico a tutti e poi nel pomeriggio facevano il secondo lavoro... uno è arrivato persino a far progettare dai migliori della mia classe una pensilina che poi è diventata un suo progetto, contanto di timbro che è stato a lui pagato dal committente...

Scusatemi se di base sono prevenuto.
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Robbi » 2 set 2009, 11:45

Come sempre, come in tutte le cose, la verità sta sempre nel mezzo :vecio:
Capisco le giuste considerazioni di Leo, sempre dettate da equilibrio e buon senso. Ritengo IMPORTANTISSIMO che il corpo insegnanti di una nazione sia serio, formato professionalmente e giustamente retribuito, hanno in mano parte del futuro dei nostri figli e della futura classe dirigente, da noi sono considerati ormai delle eccedenze, MA TROPPI TANTI docenti in questi anni hanno pesantemente contribuito a debilitare la loro stessa categoria.. alla fine pagano tutti!

Lo dico sempre in azienda e prima i miei capi lo dicevano a me...

Non portate solo problemi.. portate il problema e anche una possibile soluzione, lo sterile lamentio non serve a nulla, serve solo a farmi incazzare! :o

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Peru » 2 set 2009, 11:53

Voglio dare un colpo alla botte... ma anche no :gh:

25 anni fa marito e moglie insegnanti erano rispettati dalla società e con uno stipendio che per allora era buono: una famiglia così composta aveva ottime prospettive. Gli insegnanti che ho avuto non cambiavano MAI durante l'anno, alcuni al liceo avevano "passato" anche mio fratello che ha 4 anni più di me (tra l'altro ottimi insegnanti... veramente).

oggi non è più così perchè:
- il lavoro dell'insegnante è stato burocratizzato e "precarizzato" fino all'inverosimile: avere 8 (per dire) insegnanti in un anno in una materia e non averne neanche uno è la stessa cosa.
- sia da un punto di vista sociale, sia retributivo insegnante=pezzente, anche se le denunce dei redditi dicono che guadagnano più di orefici e ristoratori
- non si riassumono più gli insegnanti che vanno in pensione (tagli) quindi ci sono meno posti

il fatto che il corpo degli insegnanti sia così numeroso poi porta ad avere anche lavoratori scarsi, è la legge dei grandi numeri: non possono mica essere tutti fenomeni, anche perchè nel pubblico (TUTTI i settori) il curriculum o il merito non esistono.

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Robbi » 2 set 2009, 11:56

Brunetta sarà pure un personaggio quasi da operetta, ma vorrei che mi si spiegasse come mai dall'introduzione del famoso decreto "antifannulloni" poi convertito in legge nel pubblico impiego le giornate di malattia sono calate di circa il 40% in un anno nel pubblico impiego

http://www.corriere.it/economia/09_lugl ... aabc.shtml


ESSù CRISTO! :rolleyes:

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda doomboy » 2 set 2009, 11:57

Ah scusate, per inciso visto che si parla di stipendi...senza nulla voler togliere agli insegnanti, vorrei però far notare che non è che altrove gli stipendi siano meglio, eh?

Così, solo per completezza di informazione. Nel settore privato oggi uno stipendio d'entrata per un giovane a stento arriva a 900€ nette, per un impiego full-time a progetto o similia.
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Ste » 2 set 2009, 12:04

900 euro? lol

io ho iniziato a 600 mila lire al mese e inseguivo i camionisti nelle autostrade alle 5 di mattina per fargli firmare le bolle :lol:
perché nonleggere le stesse notizie su un giornale nuovo, se puoi già nonleggerle su quello vecchio?

:devil:
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Ste » 2 set 2009, 12:06

cmq tornate sempre a me!

sta finendo tutto nel cesso perchè è impossibile scindere quelli che "lavorano" da quelli che non fanno un casso


morale:

Ste ha scritto:La soluzione è sempre e solo una. La maggior parte della popolazione deve morire. L'umanità deve rinascere.
perché nonleggere le stesse notizie su un giornale nuovo, se puoi già nonleggerle su quello vecchio?

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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Lionsquid » 2 set 2009, 12:08

Ste ha scritto:vabbe Leo, niente di personale, ma io mi sono rotto a sentire i prof lamentarsi.


che la ministra attuale stia facendo merdate sopra merdate non è in discussione.

ma io fatico a capire, che cosa volete? a me uno stipendio da 1.600 euro (leggasi 3 milioni di lire al mese) non mi sembra da fame, e questo senza considerare i giorni NON lavorativi e senza considerare quelli che ci mettono sopra fino a 1.000 euro al mese (ne conosco una, non la toppa :D ) coi doposcuola.
Gite, libri gratis da parte dei rappresentanti che finiscono ai propri figli (=> risparmio), agevolazioni.

boh!

l'altro giorno discutevano sulle convocazioni e sul fatto che una persona abbia rifiutato l'incarico "normale" (non ricordo il termine esatto") per avere l'incarico come prof di sostegno ai disabili.
Scelta presa perchè "col sostegno non si fa un cazzo".

Adesso, io non c'è l'ho con quella che ha rifiutato la cattedra normale.
Io ce l'ho con questi che partono con la convinzione di base che "col sostegno non si fa un cazzo"!
e perchè? perchè questi non dovrebbero impegnarsi, addirittura ancora con più sacrificio, coi ragazzi disabili? ma cazzo allora facciamo come gli spartani e buttiamoli dentro l'etna quando sono neonati, così risparmiamo.

questa gente adesso sta protestando. ma morissero eh!


a perte che 1600€ sono gli stipendi di quelli prossimi alla pensione... (io ne prendo 1229, perchè a 50 anni sono praticamente neoassunto, dopo anni e anni di precariato)

a parte che il sistema del sostegno è la più aberrante delle situazioni lavorative e che andrebbe abolito SUBITO, è un vero spreco di denaro pubblico, almeno così come è concepito... per i fannulloni che si imboscano ci sono altri strumenti MA NESSUNO VUOLE USARLI

io più che dei soldi mi lamento della codizione lavovrativa... poi se l'equazione meno soldi meno impegno ti sembra strana, perdonami, ma è una presa di posizione ipocrita... come puoi pretendere che ci si impegni di più, con più passione, com maggiori risultati quando quei pochi (e sempre meno) soldi si sprecano tra progetti, progettini, sostegno e menate varie... stanno uccidendo la formazione curricolare a discapito di fuffa extracurricolare...

vuoi la botte piena e la moglie ubriaca? seee, stai fresco
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Lionsquid » 2 set 2009, 12:20

doomboy ha scritto:Allora, io purtroppo riesco a vedere la cosa solo dal punto di vista dello studente (lo sono stato, a differenza di professore).

Capisco tutta la frustrazione di Leo, ma ancora di più capisco le considerazioni di Ste.

Io nella mia carriera scolastica avrò avuto, che ne so, almeno 30 insegnanti diversi, perché alle superiori in particolare ho cambiato scuola 3 volte per gli spostamenti di mio padre e perché nell'istituto dove ho finito ed ho passato gli ultimi quattro anni di superiori alcuni non erano di ruolo e cambiavano ogni anno.

Io posso dire di aver avuto due tipi di insegnanti: Quelli che facevano la professione con passione ed orgoglio e che meritano, lo dico col senno di poi, tutto il mio rispetto per quello che hanno sempre provato a dare a noi studenti e quelli (mi spiace, la maggioranza) che "leggevano la Gazzetta in classe".

....

Scusatemi se di base sono prevenuto.


ecco, come peru accenna sotto, per risparmiare 2 mesi di stipendio per ogni docente, si è precarizzato tutto e di più, peggiorando le cose con il sostegno...

Perusar ha scritto:Voglio dare un colpo alla botte... ma anche no :gh:

25 anni fa marito e moglie insegnanti erano rispettati dalla società e con uno stipendio che per allora era buono: una famiglia così composta aveva ottime prospettive. Gli insegnanti che ho avuto non cambiavano MAI durante l'anno, alcuni al liceo avevano "passato" anche mio fratello che ha 4 anni più di me (tra l'altro ottimi insegnanti... veramente).

oggi non è più così perchè:
- il lavoro dell'insegnante è stato burocratizzato e "precarizzato" fino all'inverosimile: avere 8 (per dire) insegnanti in un anno in una materia e non averne neanche uno è la stessa cosa.
- sia da un punto di vista sociale, sia retributivo insegnante=pezzente, anche se le denunce dei redditi dicono che guadagnano più di orefici e ristoratori
- non si riassumono più gli insegnanti che vanno in pensione (tagli) quindi ci sono meno posti

il fatto che il corpo degli insegnanti sia così numeroso poi porta ad avere anche lavoratori scarsi, è la legge dei grandi numeri: non possono mica essere tutti fenomeni, anche perchè nel pubblico (TUTTI i settori) il curriculum o il merito non esistono.

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molto sintetica, ma analisi corretta

sono figlio di una insegnante elementare e di un dirigente scolastico.... scelta naturale la mia che, volendo smettere di navigare per stare vicino alla mia famiglia, abbia "seguito" le orme dei miei...ma oggi ne sono pentito, molto pentito... avrei dovuto puntare su altro.. magari fare l'elettricista o l'idraulico, guadagnerei il quintuplo e dichiarerei un decimo :rolleyes:

quando vado per i porticcioli turistici della mia zona, sapete chi possiede gommoni e motoscafi da 50-60.000 €???

non certo i docenti... fatevi la domanda e rispondetevi da soli
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Re: l'educazione e il rispetto

Messaggioda Ste » 2 set 2009, 12:23

no non mi hai capito

mai fatto l'equazione impegno/stipendio


l'impegno deve esserci sempre e nella stessa misura, a prescindere dagli zeri (o i decimali :D ) in busta paga.

se mi sta bene così siamo apposto. sennò cambio.
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