Allora, io purtroppo riesco a vedere la cosa solo dal punto di vista dello studente (lo sono stato, a differenza di professore).
Capisco tutta la frustrazione di Leo, ma ancora di più capisco le considerazioni di Ste.
Io nella mia carriera scolastica avrò avuto, che ne so, almeno 30 insegnanti diversi, perché alle superiori in particolare ho cambiato scuola 3 volte per gli spostamenti di mio padre e perché nell'istituto dove ho finito ed ho passato gli ultimi quattro anni di superiori alcuni non erano di ruolo e cambiavano ogni anno.
Io posso dire di aver avuto due tipi di insegnanti: Quelli che facevano la professione con passione ed orgoglio e che meritano, lo dico col senno di poi, tutto il mio rispetto per quello che hanno sempre provato a dare a noi studenti e quelli (mi spiace, la maggioranza) che "leggevano la Gazzetta in classe".
Con questo preambolo capirete perché mi viene difficile comprendere appieno i motivi di certe lamentele. Alla fine la vita è una mediazione, e niente è dovuto a nessuno, mi spiace che tutti paghino l'atteggiamento di alcuni, però una delle mie professoresse che insegnavano per missione, usava dire che "per un peccatore si perde la nave".
Anche io tante volte ho pagato atteggiamenti sbagliati di altri sul lavoro e di sicuro mi succederà ancora. Lavorare nel pubblico non penso sia sufficiente ad esonerare dal problema, anzi purtroppo tante volte è proprio questo il "problema nel problema" e cioè questa forma mentis "ministeriale" che porta molti ad abusare del posto di lavoro, tanto nessuno li controlla.
Io ho fatto un l'istituto tecnico per geometri, sapete quanti docenti usavano l'insegnamento solo per arrotondare? Venivano, scaldavano la sedia, davano il 6 politico a tutti e poi nel pomeriggio facevano il secondo lavoro... uno è arrivato persino a far progettare dai migliori della mia classe una pensilina che poi è diventata un suo progetto, contanto di timbro che è stato a lui pagato dal committente...
Scusatemi se di base sono prevenuto.