Guardate che, come dicono dalla mie parti
, ci dev'essere un
misunderstanding.
Voglio dire, non sarete mica rimasti fermi al concetto che
"i sindacati sono a difesa dei lavoratori e del lavoro" verooo??!!
Perché questo concetto, se mai è stato vero, non lo è più da un pezzo. I sindacati oggi sono in difesa in primis
di loro stessi ed in seconda battuta
dei propri iscritti. Su questo secondo punto in particolare bisogna fare attenzione perché gli iscritti ai sindacati oggi sono in larga parte
pensionati e
dipendenti pubblici.
Ora, le persone di questo forum sanno molto bene che la crisi economica degli ultimi anni ha lasciato a casa parecchie persone, ma ditemi:
- quanti Enti o Uffici Pubblici sono stati chiusi e gli impiegati licenziati e/o cassaintegrati?
- quanti pensionati sono rimasti senza pensione?
Non ho dati statistici sottomano ma mi verrebbe da dire che la risposta è
"prossima allo zero". Per i dipendenti sto parlando naturalmente di quelli a tempo indeterminato, non le varie forme di precariato presenti ad esempio nella Scuola.
Quindi i sindacati, ed i loro iscritti, non sono una fotografia reale del Paese. Il fatto che continuino a festeggiare il 1° Maggio, dal loro punto di vista, ci sta tutto.
P.S. Se c'è un sigla sindacale che mi sta sul ca##o è la FIOM-CGIL, ma oggi mi tocca quotare
un articolo scritto proprio da un loro rappresentante.
Il 40% dei giovani inoccupati o disoccupati, 1 milione di licenziamenti, lavoratori e pensionati sotto la soglia di povertà, con questi numeri cosa c'è da difendere: non c'è bisogno invece di avere il coraggio di mettersi in discussione per cambiare il "farsi sindacato"? La sfida non è su quello che abbiamo alle spalle ma sul futuro e non si vince legittimandosi vicendevolmente. Confindustria e sindacati scambiandosi autografi su accordi che non rappresentano né i lavoratori, né le imprese svuotano il senso stesso degli accordi che saranno derogati inpeggio nei luoghi di lavoro.
Il voto di chi, iscritto o no, deve poter decidere del proprio lavoro, del salario e dell apropria prestazione, questa penso sia oggi l'essenza del sindacato del futuro. Ieri il segretario dei metalmeccanici iscritti alla Fim Cisl durante la riunione dei direttivi di Cgil, Cisl e Uil, che dopo anni hanno raggiunto un accordo sul voto dei lavoratori, ha detto che sugli accordi debbono votare solo gli iscritti e non i lavoratori tutti: è chiara la distanza?